"AND 30 THOUSAND ORIGINAL COPIES, AND LIVE HAPPILY EVER AFTER"
30 THOUSAND ORIGINAL COPIES, AND LIVE HAPPILY EVER AFTER
The story of Joseph Makkos is amazing, and beautiful, and crowds recovered through Craiglist an incredible amount of original copies of the newspaper in New Orleans, the one from 1915 is known as the Times-Picayune. It is a collection that ranges from 1888 to 1929, and was located in the British Library during a Nazi attack.
Inside is everything, but the collection is important for two different reasons and converging: the testimony of the changes in the city of New Orleans, and the evolution of the newspapers, in a crucial period of their development. For one thing, not obvious: Eliza Nicholson, editor of the newspaper by the end of 1870, he noticed that the female audience was sparse and added sections of poetry and romantic fiction, when the suffragette movement in the United States began to move the first steps.
The whole article is full of ideas and interesting things: the real problem in our opinion remains against Mr. Makkos, who study invaded by these (beautiful) newspapers. He plans to create a museum for the moment, he lives with 30 thousand copies of Picayune, and we are a bit 'worried about his health.
XTRAS:
In the original Italian:
30MILA COPIE ORIGINALI, E VIVERE FELICI
La storia di Joseph Makkos è incredibile, e bella, e folle: ha recuperato attraverso Craiglist una quantità incredibile di copie originali del quotidiano di New Orleans, quello che dal 1915 è conosciuto come Times-Picayune. È una collezione che spazia dal 1888 al 1929, e si trovava all’interno della British Library durante un attacco nazista.
All’interno c’è di tutto, ma la collezione è importante per due motivi differenti e convergenti: la testimonianza dei cambiamenti nella città di New Orleans, e l’evoluzione dei quotidiani, in un periodo fondamentale del loro sviluppo. Per dirne una, e non scontata: Eliza Nicholson, editrice del giornale dalla fine del 1870, si accorse che il pubblico femminile era scarso e aggiunse sezioni di poesia e narrativa romantica, nel momento in cui il movimento delle suffragette negli Stati Uniti iniziava a muovere i primi passi.
L’intero articolo è ricco di spunti e cose interessanti: il problema vero secondo noi rimane a carico del signor Makkos, che ha lo studio invaso da questi (bellissimi) giornali. Ha intenzione di creare un museo: per il momento, vive con 30mila copie del Picayune, e noi siamo un po’ preoccupati per la sua salute.
Original coverage on the Port Review, a blog based in Italy